domenica 9 settembre 2018

9 Settembre - che fatica

Malgrado sia riuscita a dormire ben 10 ore mi sveglio già stanca. Ieri sera Rockland mi ha un po’ delusa, al contrario delle altre cittadine è un po’ desolata la sera, ma trovo comunque un posticino carino dove cenare e praticamente crollo appena toccato il letto, diciamo che anche fosse stata Ibiza non avrebbe fatto molto la differenza.
Mi sveglio alle 7, faccio colazione e parto, di corsa... oggi ho tante cose da vedere. Comincio con il faro di Rockland, meraviglia vera, alla fine di un percorso di 3 km di scogli spicca in mezzo al mare. Ma io vado di fretta (anche un vacanza): quindi arrivo a metà, faccio le foto del caso e mi avvio verso Camden, a vedere il porticciolo. La disavventura comincia: non mi si connette il telefono e non so dove andare perché google maps non funziona. Mi affido al mio famoso istinto nell’orientarmi, e prendo la interstate 1, nord, d’altronde io a nord vado.... E bingo! Ho ragione, dopo 90 km mi ritrovo a fare colazione da JordanS, il dio delle pancake. Ne prendo una ai mirtilli. Qui hanno un’ossessione vera per i mirtilli, anche l’aragosta la servono coi mirtilli (no, mio caro pubblico di 3, io l’aragosta la mangio plain).
Finita colazione comincio il tour dell’acadia national park. Colori splendidi, faccio un percorso a piedi di 8 km per smaltire le pancake, Acadia mi lascia senza fiato (non solo per lo sforzo fisico). Mi fermo su una scogliera a contemplare la natura. Mi si avvicina uno con la moglie che mi fa ‘ti faccio una foto?’, penso ma che carino, gli do la reflex e mi dice ‘più indietro... più indietro... più indietro’... alche lo guardò e gli dico bella trovata amico.., io me siedo se mi vuoi far la foto sono qua. Gli restituisco il favore e lui con la moglie più indietro ci vanno... e per poco lui non vola di sotto. Alla fine qui dicono ‘vedi il Maine e poi muori’...
Alle 15 decido che è ora della mia aragosta, accosto e me la magno.
Continuo il giro a sud del parco, lo salutò pensando che tanto lo rivedrò domani per l’alba sul famoso monte Cadillac, lì dove il sole si vede sorgere per primo negli Stati Uniti.
Check-in in motel, una bella schifezza ma tanto per quanto ci sto, va più che bene.
Decido di andare a piedi a bar Harbor e sono contenta di averlo fatto. È affascinante. Sulla baia, casine di legno colorate, compro anche un paio di cavolate, tra cui ovviamente una marmellata ai mirtilli e dei mirtilli ricoperti di cioccolata.
Adesso sono in un pub, niente cena, anche se dovrei salutare il Maine con un’aragosta proprio non ce la faccio.
Siamo al quinto giorno. E tutto va bene. Per me. Per gli scoiattoli e le aragoste un po’ meno, ma c’est la vie.

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